Condizioni e restrizioni dubbie: I rischi della piattaforma myWorld Share
La piattaforma di trading myWorld Share viene pubblicizzata come una soluzione innovativa per il trading di azioni. Tuttavia, un’analisi approfondita dei termini e delle condizioni rivela notevoli restrizioni e rischi a cui sono esposti i potenziali investitori. Se da un lato i vantaggi per gli azionisti sono poco significativi, dall’altro il regolamento appare chiaramente concepito a favore della società. Un aspetto particolarmente critico è che la partecipazione richiede l’accettazione di specifici termini e condizioni, il cui contenuto abbiamo analizzato in dettaglio.
Offerte non vincolanti e flessibilità limitata
Un punto debole centrale è già evidente al momento dell’offerta di operazioni di compravendita: secondo i termini e le condizioni (articoli 3.1 e 3.2), tutte le offerte non sono vincolanti finché non sono firmate da entrambe le parti e approvate da myWorld. Questo non solo significa incertezza per gli investitori, ma potrebbe anche portare a inutili ritardi.
Inoltre, tutte le transazioni sono limitate dall’approvazione di myWorld (articoli 4.9 e 4.14). La società può rifiutare le offerte per “giusta causa” (articolo 5.1) senza definire criteri chiari. Queste norme creano dipendenza dagli azionisti e mettono a rischio la libera negoziabilità dell’azione.
Restrizioni del mercato e mancanza di sicurezza
Un altro punto critico è l’obbligo di effettuare le transazioni esclusivamente tramite la piattaforma myWorld (articolo 4.8). È escluso l’utilizzo di altri centri di negoziazione. Ciò limita il mercato e riduce la flessibilità, rendendo le azioni quasi inutili per gli investitori che contano su un’ampia vendibilità.
Come se non bastasse, la piattaforma non offre alcun supporto per l’elaborazione dei pagamenti (articolo 6.1). Gli acquirenti e i venditori devono elaborare i pagamenti in modo indipendente: una porta aperta alle frodi e ai problemi di pagamento.
Ulteriori obblighi e ostacoli per gli azionisti
Oltre alle limitazioni strutturali della piattaforma, gli azionisti sono anche gravati da obblighi operativi. Ad esempio, i venditori hanno la responsabilità di comunicare la ricezione del pagamento e di aggiornare le loro offerte (articoli 4.12 e 4.17). Errori o ritardi in questi compiti potrebbero interrompere significativamente il processo di vendita.
Inoltre, le offerte sono valide solo per 30 giorni (articoli 1.2 e 4.3), il che rende difficile la negoziazione quando il mercato è lento. Se a ciò si aggiunge il fatto che non vi è alcuna garanzia che le azioni possano essere vendute in un momento successivo (articolo 6.1), si crea un sistema fragile che lascia poco spazio di manovra agli investitori.
Arbitrarietà e rischio di perdita totale
Particolarmente critico è il diritto arbitrario di myWorld di cancellare le offerte se vengono classificate come dubbie o se violano le Condizioni generali di contratto (articolo 2.3). I criteri poco chiari di “dubbia” creano incertezza e possono essere potenzialmente utilizzati in modo improprio per bloccare transazioni non gradite.
Infine, la stessa società sottolinea che esiste un rischio totale di perdita (articolo 6.1). Ciò significa che gli investitori possono perdere l’intero capitale in determinate circostanze, senza alcuna protezione contro tali scenari.
Conclusione: prevalgono i rischi per gli azionisti
L’analisi dei termini e delle condizioni di myWorld Share mostra che la piattaforma presenta numerosi rischi, mentre i vantaggi per gli azionisti sono appena percettibili. Dal rifiuto arbitrario delle transazioni e dalla mancanza di supporto per l’elaborazione dei pagamenti alle restrizioni di mercato e al rischio di perdita totale, la piattaforma di trading non sembra essere molto favorevole agli investitori.
Chiunque utilizzi la piattaforma dovrebbe considerare attentamente questi aspetti ed essere consapevole delle significative restrizioni prima di prendere una decisione. Senza una riforma completa dei termini e delle condizioni, la piattaforma di trading rimane un campo di gioco rischioso in cui la società controlla le regole del gioco.
Fonti: myWorld, Lyconet
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