Piani di IPO a terra: myWorld non ha prospettive né credibilità!

Per anni myWorld ha pubblicizzato la sua presunta imminente IPO, un piano che appare sempre più come uno strumento di marketing fallimentare. Gli ultimi sviluppi fanno luce sui profondi problemi strutturali dell’azienda, che non solo mettono in discussione la sua credibilità, ma sollevano anche il dubbio che l’IPO sia mai stata pianificata seriamente.

Sebbene myWorld propaghi all’esterno una storia di successo, le intuizioni e le conversazioni interne mostrano un quadro diverso. L’azienda è finanziariamente instabile e, secondo le sue stesse dichiarazioni, è molto indietro rispetto agli obiettivi economici richiesti per una IPO. Le dichiarazioni ufficiali affermano che l’azienda deve prima tornare ai livelli del 2019 prima di poter prendere in considerazione un tale passo. Queste ammissioni sono in netta contraddizione con i messaggi ottimistici che da anni vengono diffusi nelle telefonate e negli eventi.

Un problema fondamentale è la mancanza di trasparenza. Per un’IPO di successo, le società devono presentare relazioni finanziarie dettagliate e soddisfare rigorosi standard normativi. Tuttavia, questo non sembra essere il caso di myWorld. Le contraddizioni e le informazioni imprecise danneggiano in modo significativo la credibilità dell’azienda. È particolarmente evidente che non è stata ancora concessa un’autorizzazione verificabile per l’IPO, un passo essenziale che avrebbe dovuto essere compiuto molto tempo fa se l’azienda aveva progetti seri.

Annuncio maggio/2021 IPO NASDAQ

Tuttavia, le critiche a myWorld non si limitano alla mancanza di una quotazione in borsa. L’intero modello di business è sotto accusa. Invece di concentrarsi su un reddito stabile derivante dal suo core business – lo sviluppo di una comunità di acquisto – l’azienda si basa molto sul reclutamento di nuovi marketer e sulla vendita di pacchetti. Questo approccio viene spesso definito “schema piramidale” e ha già portato a controversie legali a livello internazionale.

Il trattamento riservato ai marketer che costituiscono la base dell’aziendaè particolarmente discutibile. Sono stati ripetutamente incoraggiati a contribuire alla crescita dell’azienda acquistando pacchetti. Allo stesso tempo, sono accusati di affidarsi semplicemente agli incentivi invece di costruire attivamente le comunità. Ciò equivale a prendere in giro i cosiddetti azionisti. Questa contraddizione ha scosso profondamente la fiducia di molti stakeholder. Secondo le informazioni in nostro possesso, circa 40 marketer statunitensi hanno presentato una denuncia congiunta alla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti. Ognuno di loro ha investito centinaia di migliaia di dollari nel programma di azioni. Ciononostante, il loro accesso è stato bloccato senza ulteriori indugi e sia il supporto VIP di myWorld che le loro upline dirette non sono più raggiungibili.

Inoltre, myWorld continua ad annunciare nuovi progetti senza presentare finora alcun risultato tangibile. Di recente, si è parlato di una necessaria “riorganizzazione” che sarà finanziata con i fondi dei marketer. Allo stesso tempo, sono stati promessi investimenti in tecnologie e un cosiddetto progetto AI. Tuttavia, queste dichiarazioni sollevano la questione se myWorld abbia la forza innovativa necessaria per essere competitiva a lungo termine.

Le conseguenze di queste incertezze sono chiaramente visibili. Nelle chat e nei forum interni, la frustrazione dei marketer è sempre più evidente. Affermazioni come “Ci stanno solo trattenendo di nuovo” o “Lyconet è stato forse il più grande errore della mia vita” riflettono la profonda delusione. Molti ritengono che l’acquisto di azioni sia praticamente inutile, in quanto vengono offerte solo su piattaforme di trading interne a condizioni discutibili.

Anche la comunicazione dell’azienda fa poco per rassicurare. Nelle ultime telefonate, problemi come il fallimento dell’IPO sono stati affrontati solo di sfuggita, mentre l’attenzione si è concentrata ancora una volta sulla pubblicità di nuovi pacchetti. È stata deliberatamente evitata una sessione di domande e risposte, un approccio che rafforza l’impressione che la trasparenza e l’apertura non siano tra le priorità dell’azienda.

In definitiva, rimane l’impressione di un’azienda che lavora con promesse vuote e non riesce ad affrontare i suoi problemi reali. Senza cambiamenti fondamentali nella direzione strategica, nella stabilità finanziaria e nella comunicazione, per myWorld sarà difficile riconquistare la fiducia degli operatori di mercato e dei potenziali investitori. In queste condizioni, una seria IPO rimane irrealistica.

E non è tutto: le rivelazioni per i marketer continuano. Restate sintonizzati!

Per domande o ulteriori informazioni, contattateci all’indirizzo [email protected].

Nota: E, come sempre, le persone interessate sono invitate a commentare o, se qualcuno ha maggiori o diverse informazioni, è invitato a condividerle con noi. Non siamo interessati a fare affermazioni false e il nostro obiettivo primario rimane quello di fornire una documentazione completa.

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